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Asti, città d’arte ed importante centro vitivinicolo, merita una visita per scoprire i suoi antichi palazzi medievali ed il borgo storico.

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Il Monferrato è un territorio collinare che offre allo sguardo zone coltivate a vite alternate ad altre boschive e ad altre ancora punteggiate di cascinali.
Manieri, torri e ruderi coronano quasi tutte le alture. Le innumerevoli chiese e cappelle destano un fascino mistico e architettonico.
Con una sola grande città, il capoluogo, la provincia di Asti è quasi totalmente collinare.

Storia

Asti, città d’arte ed importante centro vitivinicolo, merita una visita per scoprire i suoi antichi palazzi medievali ed il borgo storico.
Splendidi gli edifici religiosi: la Cattedrale, una delle più importanti chiese gotiche della regione, la Collegiata di San Secondola Rotonda di S. Pietro e S. Paolo, un complesso formato da un Palazzo risalente al XII secolo e dal Battistero di S. Pietro, dalla particolare forma ottagonale.
Il folklore astigiano è ricco di spunti e tradizioni che affondano le loro radici nella storia medievale e nella cultura contadina. A settembre si celebra il Palio, esaltante corsa di cavalli montati a pelo che mette in gara i borghi della città, e la Douja d’Or, grande degustazione e vendita dei migliori vini del panorama enologico italiano. Non dimentichiamo infatti che Asti è legata ad una lunga tradizione vinicola. C’è l’omonimo Spumante ottenuto dalla spremitura delle uve moscato e il Moscato d’Asti, due prestigiosi vini a denominazione di origine controllata e garantita.
Ci sono poi tutti gli altri vini dal Dolcetto al Barbera, che si possono degustare nelle numerosissime cantine grandi e piccole della zona. (Quelle:http://www.turismoinlanga.it/it/asti/)

 

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Il Barolo è un vino rosso a Denominazione di origine controllata e garantita prodotto in alcuni comuni del Piemonte.

Il Barolo è un vino rosso a Denominazione di origine controllata e garantita prodotto in alcuni comuni del Piemonte. La zona di origine delle uve adatte a produrre i vini a denominazione di origine controllata e garantita «Barolo», la cui prima delimitazione risale al 31 agosto 1933, comprende i territori dei comuni di BaroloCastiglione Falletto e Serralunga d'Alba e parte dei territori dei comuni di La MorraMonforte d'AlbaRoddiVerdunoCherascoDiano d'AlbaNovello e Grinzane Cavour in provincia di Cuneo.

Di colore rosso granato con riflessi aranciati, al naso si presenta intenso e persistente, con un patrimonio olfattivo eccezionalmente complesso, che tende a prediligere, a seconda dello stato evolutivo, note fruttate e floreali come viola e vaniglia o note terziarie come goudron e spezie.

In bocca le componenti "dure" (acidità, tanninisali) risultano piacevolmente equilibrate da quelle "morbide" (alcoli e polialcoli), con una intensità e persistenza eccezionali che fanno del Barolo un vino potente, elegante e di grande personalità.

È importante sottolineare che, sebbene i comuni indicati siano molto vicini tra loro, esistono delle differenze organolettiche significative che contraddistinguono i vini prodotti nelle varie località. Merito dell'esposizione (in realtà poco variabile essendo obbligatori i vigneti a sud, sud-est, sud-ovest), ma soprattutto del suolo, ora argilloso, ora sabbio-argilloso, ora prevalentemente sabbioso. Il risultato è un climax in termini che consente di passare rispettivamente da soluzioni più strutturate a vini più morbidi e fruttati.

Il Barolo nasce nelle Langhe, termine che secondo alcuni studiosi deriverebbe da "Langues", che non sono altro che delle lingue di terra che si estendono in un vivace gioco di profili, modulati dal mutare delle stagioni. Dal punto di vista geologico, le Langhe hanno origine nell'Era Terziaria o Cenozoica, iniziata quasi 70 milioni di anni fa. La marna tufacea bianca caratterizza il comprensorio di produzione, sulle colline alte a dominare il fiume Tanaro.

Il terreno di cui è composto il territorio nella sua massima parte appartiene a quella formazione geologica che si chiama "terreno tortoriano", uno dei 14 strati dai quali è formata la pila dei terreni sedimentari che compongono il bacino terziario del Piemonte. Il terreno Tortoniano è caratterizzato da alternanze di marne e sabbie stratificate; le prime sono di colore grigio-azzurro, non molto resistenti e danno luogo a colline biancheggianti piuttosto basse e rotondeggianti. Le marne sono molto favorevoli alla coltivazione della vite.

Il barolo nasce nel cuore delle colline di Langa, a pochi chilometri a sud della città di Alba, nel territorio di 11 Comuni che si inseguono in un suggestivo itinerario di colline sorvegliate da imponenti castelli medioevali, fra cui quello di Barolo, che ha dato il nome al vino oggi celebre in tutto il mondo.

La denominazione di origine controllata e garantita del Barolo può essere seguita da una delle seguenti menzioni geografiche aggiuntive, anche abbinate alla menzione vigna:

Albarella Altenasso (*) Annunziata Arborina Arione Ascheri Bablino Badarina Baudana Bergeisa Bergera-Pezzole Berri Bettolotti
Boiolo Borzone Boscareto Boscatto Boschetti Brandini Brea Breri Bricco Ambrogio Bricco Boschis Bricco Chiesa Bricco Cogni Bricco delle Viole
Bricco Luciani Bricco Manescotto Bricco Manzoni Bricco Rocca Bricco Rocche Bricco San Biagio Bricco San Giovanni Bricco San Pietro Bricco Voghera Briccolina Broglio Brunate Brunella
Bussia Campasso Cannubi Cannubi Boschis Cannubi Muscatel Cannubi San Lorenzo Cannubi Valletta Canova Capalot Cappallotto Carpegna Case Nere Castagni
Castellero Castelletto Castello Cerequio Cerrati Cerretta Cerviano-Merli Ciocchini Ciocchini-Loschetto Codana Collaretto Colombaro Conca
Corini-Pallaretta Costabella Coste di Rose Coste di Vergne Crosia Damiano Drucà Falletto Fiasco Fontanafredda Fossati Franci Gabutti
Galina GallarettoGarretti Gattera Giachini Gianetto Ginestra Gramolere Gustava La Corte La Serra La Vigna La Volta Lazzarito
Le Coste Le Coste di Monforte Le Turne Lirano Liste Manocino Mantoetto Marenca Margheria Mariondino ** Massara Menarne Monprivato
Monrobiolo di Bussia Montanello Monvigliero Mosconi Neirane Ornato Paiagallo Panerole Parafada Parussi Pernanno Perno Piantà
Pira Pisapola Prabon Prapò Preda Pugnane Ravera Ravera di Monforte Raviole Riva Rocca Rivassi Rive Rivette
Rocche dell'Annunziata Rocche dell'Olmo Rocche di Castiglione Rocchettevino Rodasca Roere di Santa Maria Roggeri Roncaglie Ruè San Bernardo San Giacomo San Giovanni San Lorenzo (***)
San Pietro San Ponzio San Rocco Santa Maria Sant'Anna Sarmassa Scarrone Serra Serra dei Turchi Serradenari Silio Solanotto Sorano
Sottocastello di Novello Teodoro Terlo Tortiglione Valentino Vignane Vignarionda Vignolo Villero Zoccolaio Zonchetta Zuncai
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La cucina italiana è l'espressione dell'arte culinaria sviluppatasi in Italia, comprendente tradizioni fortemente radicate e comuni a tutto il paese, nonché l'insieme di tutte le gastronomie regionali, in uno scambio continuo: molti piatti italiani che una volta erano conosciuti solo nelle regioni di provenienza col tempo si sono diffusi in tutto il paese.

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La cucina italiana è l'espressione dell'arte culinaria sviluppatasi in Italia, comprendente tradizioni fortemente radicate e comuni a tutto il paese, nonché l'insieme di tutte le gastronomie regionali, in uno scambio continuo: molti piatti italiani che una volta erano conosciuti solo nelle regioni di provenienza col tempo si sono diffusi in tutto il paese[1].

È conosciuta come classico esempio di dieta mediterranea, riconosciuta come patrimonio immateriale dell'umanità dall'UNESCO nel 2010. Inoltre, si tratta di una delle gastronomie più note e apprezzate a livello globale[2]; l'Italia è anche rinomata per la produzione di olio d'oliva, formaggi, salumi, vini, frutta e dolci, che figurano tra gli oltre 5.300 prodotti delle tradizioni regionali.

La cucina italiana è all'origine di un giro di affari di più di 200 miliardi di euro a livello mondiale[3].

Una delle caratteristiche principali della cucina italiana è la sua semplicità[4], con molti piatti composti da pochi ingredienti: i cuochi italiani fanno affidamento sulla qualità degli ingredienti, piuttosto che sulla complessità di preparazione.

I piatti e le ricette più diffuse, nel corso dei secoli, sono stati spesso creati dalle nonne più che dagli chef, ed è per questo che molte ricette italiane sono adatte alla cucina casalinga e quotidiana, rispettando le specificità territoriali, privilegiando esclusivamente materie prime e ingredienti propri della regione di origine del piatto e preservandone la stagionalità[5].

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