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Catalog Emilia-Romagna

Canzone Italiana Interprete Fabrizio De Andrè
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Il Battistero Neoniano, detto anche il Battistero degli Ortodossi, si trova a Ravenna e risale al V secolo.

Il Battistero Neoniano, detto anche il Battistero degli Ortodossi, si trova a Ravenna e risale al V secolo. Prende il nome dal vescovo Neone che ne fece proseguire la costruzione dopo il suo predecessore Orso. L'appellativo degli Ortodossi va invece inteso secondo il significato dell'epoca, che intendeva i cristiani della "retta dottrina" in contrapposizione all'eresia ariana.

Col passaggio della sede vescovile da Classe a Ravenna alla fine del IV secolo, fu iniziata una nuova cattedrale, la Cattedrale Ursiana (dal nome del vescovo Orso Ursus), della quale sopravvivono pochi resti inglobati nell'attuale duomo di Ravenna e nell'attiguo Museo arcivescovile. Il Battistero fu avviato nei primissimi anni del V secolo dallo stesso vescovo Orso e terminato verso il 450 circa. Neone, nel 458 circa, intervenne con importanti opere strutturali, in particolare con la costruzione della cupola (alleggerita da tubi fittili) in sostituzione del soffitto originariamente piano, cupola che fu decorata con ricchi mosaici ancor oggi visibili.

Una vecchia tradizione, priva di fondamento storico, vuole che l'edificio fosse costruito sopra il calidarium delle antiche terme romane.

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Bologna (pronuncia: [boˈloɲɲa]; Bulåggna [buˈlʌɲɲa] in dialetto bolognese) è un comune italiano , capoluogo dell'omonima città metropolitana, a sua volta capoluogo della regione Emilia-Romagna.

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Bologna (pronuncia: [boˈloɲɲa][4] audio[?·info][5]; Bulåggna [buˈlʌɲɲa] in dialetto bolognese[6]) è un comune italiano di 390 198 abitanti,[2] capoluogo dell'omonima città metropolitana, a sua volta capoluogo della regione Emilia-Romagna[7]. Si tratta del settimo comune più popolato d'Italia (4º del Nord dopo Milano, Torino e Genova) ed è il cuore di un'area metropolitana di 1.011.608 abitanti[8]. Antichissima città universitaria, Bologna ospita numerosi studenti. Nota per le sue torri e i suoi lunghi portici, possiede un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia.

La città, i cui primi insediamenti risalirebbero almeno al I millennio a.C., fu un importante centro urbano dapprima sotto gli Etruschi e i Celti, poi sotto i Romani poi ancora, nel Medioevo, come libero comune. Capitale settentrionale dello Stato Pontificio a partire dal Cinquecento, ebbe un ruolo molto importante durante il Risorgimento e, durante la seconda guerra mondiale, fu un importante centro della Resistenza. Nel secondo dopoguerra, come buona parte dell'Emilia, è stata governata quasi ininterrottamente da amministrazioni di sinistra.

Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie del nord Italia, in un'area in cui risiedono importanti industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata "capitale europea della cultura", mentre dal 2006 è "città della musica" UNESCO[9].

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Cesena (IPA: [tʃeˈzεna], Cisèna in romagnolo) è un comune italiano della provincia di Forlì-Cesena che sorge sulla Via Emilia a circa 20 km da Forlì.

Cesena (IPA[tʃeˈzεna]Cisèna in romagnolo) è un comune italiano di 96 378 abitanti[1] della provincia di Forlì-Cesena che sorge sulla Via Emilia a circa 20 km da Forlì.

Fondata intorno al V secolo a.C. dagli Umbri, fiorì in epoca romana come centro sulla via Emilia, e di quell'epoca oggi conserva quasi intatta una vasta centuriazione nella pianura circostante. Ospita la Biblioteca Malatestiana risalente al XV secolo, prima biblioteca civica europea e unico esempio di biblioteca monastica umanistica perfettamente conservata nell'edificio, negli arredi e nella dotazione libraria, inserita dall'UNESCO nel registro della Memoria del mondo.

Centro di attività agricole, commerciali e industriali prevalentemente nei campi ortofrutticolo, alimentare, meccanico, dal 1989 è sede distaccata dell'Università di Bologna[4].

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Ferrara è un comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna.

Ferrara (Fràra ['fra:ra] in dialetto ferrarese) è un comune italiano di 131 037 abitanti,[1] capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna.

Fu capitale del Ducato di Ferrara nel periodo degli Estensi, quando rappresentò un importante centro politico, artistico e culturale. Lo sviluppo urbanistico avvenuto durante il Rinascimento, l'Addizione Erculea, trasformò la città in un modello urbano che le valse il titolo di "prima capitale moderna d'Europa".[4] Nel 1995 ottenne dall'UNESCO il riconoscimento di patrimonio dell'umanità per il centro storico e nel 1999 ne ottenne un secondo per il delta del Po e le sue delizie estensi.

È sede universitaria (Università degli Studi di Ferrara) e arcivescovile (arcidiocesi di Ferrara-Comacchio). L'economia si basa storicamente sulla produzione agricola, ma possiede vari impianti industriali, in particolare nel settore petrolchimico, e un polo per le piccole e medie imprese.

 

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亚得里亚海/Mare Adriatico/Adriatic Sea

Il mare Adriatico è l'articolazione del mar Mediterraneo orientale situata tra la penisola italiana e la penisola balcanica; suddiviso in Alto Adriatico, Medio Adriatico e Basso Adriatico, bagna sei Paesi: Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro e Albania, confinando a sud-est con il Mar Ionio

La maggioranza degli storici concorda che il nome Adriatico derivi dalla città di Adria, già veneta ed etrusca, quindi colonia siracusana, che per i greci era considerata l'estremità settentrionale dell'Adriatico[1], il cui nome verrebbe così a significare "mare che termina ad Adria". Adria era allora terminale di importanti vie carovaniere che scendevano dal Baltico, attraverso il Brennero, e dal Mar Nero attraverso il Danubio e la Drava, mettendo in comunicazione commerciale l'area mediterranea con tali regioni e permettendo gli scambi di ambrastagno e argento. Un canale artificiale (la Filistina) collegava già allora Adria con la laguna di Venezia e da lì permetteva di risalire tramite protetta navigazione endo-lagunare fino alle risorgive del Timavo (caput Adriae)[1]

Greci diedero quindi il nome di Adrias Kolpos (golfo di Adria) inizialmente alla parte settentrionale del mare (dalla foce del fiume Po al golfo del Quarnaro), poi gradualmente il nome venne esteso per tutta la sua lunghezza, dal caput Adriae fino al canale d'Otranto.[1] Quando i Romani conquistarono il Nord Italia alla fine del III secolo a.C., il nome si era già consolidato.

Lo storico longobardo Paolo Diacono riporta tuttavia che il nome del mare Adriatico derivi da quello della città abruzzese di Atri (anticamente Hadria e poi Hatria), che per i Romani era punto di arrivo di uno dei principali itinerari tra Roma e l'Adriatico.[2]

Altre fonti testimoniano invece un’origine siculo-illirica e così anche il nome di persona che ne è derivato, Adriano: entrambi i nomi hanno la comune origine dal Dio Adranòs, in lingua sicula Hatranus.[3][4]

Secondo Varrone (116-27 a.C.), la parola Adria deriverebbe dall'etrusco atrium, giorno/luce/est, ad indicare la posizione ad oriente del mare e della città di Adria, abitata dagli Atriates Tusci (etruschi orientali - civiltà post-villanoviana con centro a Felsina), rispetto all'Etruria.[5]

Il nome del mare Adriatico conserva la stessa radice etimologica in tutte le lingue dei popoli che vi si affacciano: Jadransko morje in sloveno Jadransko more/Јадранско море in croatobosniaco e montenegrino[6] (secondo alcuni tale parola farebbe invece riferimento al nome latino della città di ZaraIadera, ma ciò non è possibile secondo l'evoluzione fonologica) e Deti Adriatik in albanese.

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Ravenna (/raˈvenna/, localmente e in Romagna anche /raˈvɛnna/, Ravèna in romagnolo) è un comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna.

Ravenna (/raˈvenna/, localmente e in Romagna anche /raˈvɛnna/[4]; ascolta[?·info], Ravèna in romagnolo) è un comune italiano di 157 724 abitanti[1], capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. È la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie (superato solo da quello di Roma) e comprende nove lidi della riviera romagnola.

Nella sua storia, è stata capitale tre volte: dell'Impero romano d'Occidente (402-476),[5] del Regno ostrogoto (493-540) e dell'Esarcato bizantino (584-751). Per le vestigia di questo luminoso passato, il complesso dei primi monumenti cristiani di Ravenna è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, come sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna".

Nella seconda metà del XX secolo la città ha conosciuto un periodo di grande espansione. Alla crescita demografica si è affiancata una serie di progetti architettonici che si concentrano in particolare attorno al canale Candiano, che collega la città al mare Adriatico.

 

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