Rigoletto - Preludio Rigoletto - "La donna è mobile" (02:22) Rigoletto - "Cortigiani, vil razza dannata" (04:45) Nabucco - Overture (09:22) Nabucco - "Va Pensiero" (19:25) Nabucco - "Gli arredi festivi" (24:07) La Traviata - Preludio Act 1 (30:03) La Traviata - Preludio Act 4 (33:49) La Traviata - "Di provenza il mar, il suol" (37:29) La Traviata - "Libiamo ne' lieti calici" (41:50) Aida - Overture (45:00) Aida - "Marcia Trionfale" (49:41) Aida - Entrata Atto 2 (50:44) Un Ballo In Maschera - "Morrò, ma prima in grazia" (55:00) La Traviata - "Un dì felice, eterea" (59:51) La Forza del Destino - Overture (1:02:32) La Forza del destino - "Son Pereda son ricco d'onore" (1:09:59) I Lombardi - Overture (1:12:39) Macbeth - Overture (1:17:15) Macbeth - Balletto Act 3 (1:20:34) Macbeth - Valzer Act 3 (1:23:05) Macbeth - "Che faceste, dite su" (1:26:21) Il Trovatore - "Vedi! Le fosche notturne spoglie" (1:29:53) Il Trovatore - "Il balen del suo sorriso" (1:32:49) Il Trovatore - "Stride la vampa" (1:38:35) Don Carlo - "O don fatale" (1:41:05) I Vespri Siciliani - Overture (1:45:39) Requiem - "Dies Irae" (1:56:14)
L'Università di Parma affonda le proprie radici prima dell'anno mille: il decreto imperiale del 962[5] (conservato nell'archivio vescovile), conferito dall'imperatore Ottone I al vescovo di Parma Uberto, sancì l'istituzionalizzazione a Parma di una scuola superiore di diritto, indirizzata alla formazione della professione notarile.[6][7]
Nel medioevo la città fu sede rinomata di studi e richiamò studenti anche da paesi d'oltralpe. Le varie redazioni degli statuti comunali medievali provvederono in più punti a disciplinare le attività di scolari, maestri e dottori, testimoniando il radicamento in città dello Studium parmense.
Lo Studium fu soppresso nel 1387[8][7] da Gian Galeazzo Visconti in quanto predilesse quello di Pavia. Fu successivamente rifondato da Niccolò III d'Este[9] nel 1412 configurandolo come università[7]. Con l'avvento dei Farnese in città, nel 1545, furono istituiti il collegio dei Nobili, la biblioteca Palatina, l'Accademia di belle arti e l'orto botanico. Dopo le vicende alterne[quali sarebbero nel concreto tali vicende?] del periodo napoleonico, l'ateneo tornò alla sua tradizionale configurazione durante il ducato di Maria Luigia d'Austria sviluppandosi in maniera costante a partire dalla fine dell'Ottocento.