上有呀天堂 下呀有苏杭
城里有园林 城外有水乡
哎呀 苏州好风光 好呀好风光 哎呀哎呀
春季里杏花开 雨中采茶忙
夏日里荷花塘 琵琶丁冬响
摇起小船 轻弹柔唱 桥洞里面看月亮
桥洞里面看月亮 哎呀哎呀
秋天里桂花香 庭院书声朗
冬季里腊梅放 太湖连长江
推开门窗 青山绿水 巧手绣出新天堂
巧手绣出新天堂 哎呀哎呀
上有呀天堂 下呀有苏杭
古韵今风 天下美名扬 哎呀
说不尽苏州好呀好风光
哎呀哎呀
哎哎呀 说不尽苏州好呀好风光
哎呀哎呀 说不尽苏州好呀好风光
旅馆寒灯独不眠,客心何事转凄然。
故乡今夜思千里,霜鬓明朝又一年。
译文及注释
住在客栈里,独对残灯,睡不着觉。不知什么缘故,诗人的心情变得十分凄凉悲伤。
在这除夕之夜,想象故乡人思念千里之外的自己的情景,而明天又要增加一岁,新添不少白发啊。佳节思亲是常情,历来如此。但除夕之夜,“独不眠”、“转凄然”、“思千里”,还有一层意思:到了明天,就又增加一岁,包含了诗人年复一年老大无成的伤感。
译文
旅馆里透着凄冷的灯光,映照着那孤独的迟迟不能入眠的客人。这孤独的旅人是为了什么事情而倍感凄然呢?
故乡的人今夜一定在思念远在千里之外的我;我的鬓发已经变得斑白,到了明天又新增一岁。
注释
除夜:除夕之夜。
客心:自己的心事。转:变得。凄然:凄凉悲伤。
霜鬓:白色的鬓发。
明朝(zhāo):明天。
闭上眼我想看见你
屏住了所有的呼吸
我怕你走错了轨迹
做了心跳的标记
在梦里总有个秘密
总是让我挥之不去
忍不住探索了心底
为何你摸索了离去
就算我说我爱你
就算我说我想你
你也不能听到我的心
依然停留在这孤寂里
我想再靠近一点
我想再走近一点
让你能够听到我的心
什么时候也能把我想起
闭上眼我想看见你
屏住了所有的呼吸
我怕你走错了轨迹
做了心跳的标记
在梦里总有个秘密
总是让我挥之不去
忍不住探索了心底
为何你摸索了离去
就算我说我爱你
就算我说我想你
你也不能听到我的心
依然停留在这孤寂里
我想再靠近一点
我想再走近一点
让你能够听到我的心
什么时候也能把我想起
就算我说我爱你
就算我说我想你
你也不能听到我的心
依然停留在这孤寂里
我想再靠近一点
我想再走近一点
让你能够听到我的心
什么时候也能把我想起
让你能够听到我的心
什么时候也能把我想起
Torino (AFI: /toˈrino/[5], ascolta[?·info]; Turin in piemontese [tyˈriŋ], ascolta[?·info] [6]) è un comune italiano di 852 223 abitanti (al 30 settembre 2021)[2], quarto comune italiano per popolazione e capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Piemonte. Cuore di un'area metropolitana, Torino è il terzo complesso economico-produttivo del Paese e costituisce uno dei maggiori poli universitari, artistici, turistici, scientifici e culturali d'Italia. Nel suo territorio sono inoltre presenti aree ed edifici inclusi in due beni protetti dall'UNESCO: alcuni palazzi e zone facenti parte del circuito di residenze sabaude in Piemonte (patrimonio dell'umanità[7]) e l'area delle colline del Po (riserva della biosfera).
Città dalla storia bimillenaria, fu fondata probabilmente nei pressi della posizione attuale, attorno al III secolo a.C., dai Taurini, quindi trasformata in colonia romana da Augusto col nome di Iulia Augusta Taurinorum nel I secolo a.C.. Dopo il dominio ostrogoto, fu capitale di un importante ducato longobardo, per poi passare, dopo essere divenuta capitale di marca carolingia, sotto la signoria nominale dei Savoia nell'XI secolo. Città dell'omonimo ducato, nel 1563 ne divenne capitale. Dal 1720 fu capitale del Regno di Sardegna (anche se solo de facto fino alla fusione perfetta del 1847, quando lo divenne anche formalmente),[8] Stato che nel XIX secolo avrebbe portato all'unificazione italiana e che fece di Torino la prima capitale del Regno d'Italia (dal 1861 al 1865).
Sede nel 2006 dei XX Giochi olimpici invernali, nel 2022 della 66ª edizione dell'Eurovision Song Contest[9], città natale di alcuni fra i maggiori simboli del Made in Italy nel mondo, come il Vermut, il cioccolato gianduja e il caffè espresso, è il fulcro dell'industria automobilistica italiana, nonché importante centro dell'editoria, del sistema bancario e assicurativo, delle tecnologie dell'informazione, del cinema, dell'enogastronomia, del settore aerospaziale, del disegno industriale, dello sport e della moda.