
Enciclopedia italiana




















Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/[4]; pronuncia[?·info]; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/[5][6]; Florentia in latino) è un comune italiano di 380 005 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della propria città metropolitana con una popolazione di 1 012 307 abitanti. È l'ottavo comune italiano per popolazione e il primo[7] della Toscana.
La città di Firenze è il cuore dell'area metropolitana Firenze - Prato - Pistoia, una conurbazione che conta oltre 1 520 000 abitanti[8][9].
Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario. Nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana, dal 1569 al 1859, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena.
Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino). La città mantenne questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento.
Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO, è considerata luogo d'origine del Rinascimento ed è universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata come una delle più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei – tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti.


















Genova (IPA: /ˈʤɛnova/, Zena /ˈzeːna/ in ligure[3]) è un comune italiano di 578 924 abitanti[1] , capoluogo dell'omonima città metropolitana[4] e della regione Liguria, sesto comune italiano e terzo del Nord Italia[5] per popolazione, quinto per movimento economico, parte del triangolo industriale Milano-Torino-Genova. La città che appartiene ad un agglomerato urbano di 862.885 abitanti[6], ed è cuore di una vasta area metropolitana di oltre 1.510.000 abitanti[7][8][9][10], è il più grande comune della Liguria.
Affacciata sul Mar Ligure, la sua storia è legata alla marineria e al commercio. È nota, tra l'altro, per aver dato i natali a Cristoforo Colombo, Giuseppe Mazzini, Goffredo Mameli e Niccolò Paganini. Il suo porto è uno dei più importanti italiani ed europei.[11][12][13]. Simbolo "fisico" della città è il suo faro, conosciuto come la Lanterna, mentre viene tradizionalmente rappresentata dalla Croce di San Giorgio, negli stemmi sorretta da due grifoni. Per oltre otto secoli capitale dell'omonima repubblica, Genova è stata citata con gli appellativi di "La Superba" e "La Dominante".[14]
Milano (/miˈlano/ ascolta[?·info]; Milàn in dialetto milanese[6], /miˈlãː/[7]) è un comune italiano di 1 369 466 abitanti[4], capoluogo della regione Lombardia, dell'omonima città metropolitana, e centro di una delle più popolose aree metropolitane d'Europa.
Fondata intorno al 590 a.C., forse con il nome di Medhelan, nei pressi di un santuario da una tribù celtica facente parte del gruppo degli Insubri e appartenente alla cultura di Golasecca, fu conquistata dagli antichi Romani nel 222 a.C. e in seguito da loro ridenominata Mediolanum. Con il passare dei secoli accrebbe la sua importanza sino a divenire capitale dell'Impero romano d'Occidente, nel cui periodo fu promulgato l'editto di Milano, che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di onorare le proprie divinità.
In prima linea nella lotta contro il Sacro Romano Impero in età comunale, divenne prima signoria per poi essere innalzata a dignità ducale alla fine del XIV secolo, rimanendo al centro della vita politica e culturale dell'Italia rinascimentale. All'inizio del XVI secolo perse l'indipendenza a favore dell'Impero spagnolo per poi passare, quasi due secoli dopo, sotto la corona austriaca: grazie alle politiche asburgiche, Milano divenne uno dei principali centri dell'illuminismo italiano. Capitale del Regno d'Italia napoleonico, dopo la Restaurazione fu tra i più attivi centri del Risorgimento fino al suo ingresso nel Regno d'Italia sabaudo.
Principale centro economico e finanziario della penisola italiana, Milano ne guidò lo sviluppo industriale, costituendo con Torino e Genova il "Triangolo industriale", in particolar modo durante gli anni del boom economico quando la crescita industriale e urbanistica coinvolse anche le città limitrofe, creando la vasta area metropolitana milanese. In ambito culturale, Milano è il principale centro italiano dell'editoria ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala e alla sua lunga tradizione operistica. È inoltre tra i principali poli fieristici europei e del disegno industriale, ed è considerata una delle capitali mondiali della moda.















Napoli (AFI: /ˈnapoli/[4] ascolta[?·info]; Nàpule in napoletano, pronuncia [ˈnɑːpulə] o [ˈnɑːpələ]) è un comune italiano di 964 004 abitanti[2], capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Campania.
Terzo comune in Italia per popolazione, Napoli è tra le più popolose e densamente popolate aree metropolitane dell'Unione europea.[N 1]
Fondata dai Cumani nell'VIII secolo a.C., fu tra le città più importanti della Magna Græcia[5][6], grazie al rapporto privilegiato con Atene[7], ed esercitò una notevole influenza commerciale, culturale e religiosa sulle popolazioni italiche circostanti[8] tanto da diventare sede della scuola epicurea di Filodemo di Gadara e Sirone. Dopo il crollo dell'Impero romano, nell'VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall'Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per circa seicento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all'Unità d'Italia. Per motivi culturali, politici, storici e sociali è stata, dall'evo antico sino ai giorni nostri, una delle città cardine dell'Occidente.[9]
Sede della Federico II, la più antica università statale d'Europa,[10] ospita altresì l'Orientale, la più antica università di studi sinologici ed orientalistici del continente[11] e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eletta patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo.[12] Luogo d'origine della lingua napoletana, ha esercitato ed esercita un forte ruolo in numerosi campi del sapere, della cultura e dell'immaginario collettivo a livello nazionale ed internazionale.
Centro della filosofia naturalistica del rinascimento[13] e centro illuminista di livello europeo[14], è stata a lungo un punto di riferimento globale per la musica classica e l'opera attraverso la scuola musicale napoletana[15], dando tra l'altro origine all'opera buffa.[16]
Città dall'imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell'età classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano[17] e il barocco napoletano,[18] il caravaggismo,[19] la scuola di Posillipo[20] ed il Liberty napoletano,[21] nonché ad arti minori ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte[22] ed il presepe napoletano.[23]
È all'origine di una forma distintiva di teatro,[24] di una canzone di fama mondiale[25] e di una peculiare tradizione culinaria[26] che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana,[27] e l'arte dei suoi pizzaioli che è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanità.[28]
Nel 1995 il centro storico di Napoli è stato riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità, per i suoi eccezionali monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell'Europa[29]. Nel 1997 l'apparato vulcanico Somma-Vesuvio è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d'Oro, in cui ricadono anche i quartieri orientali della città) tra le riserve mondiali della biosfera.[30]
Pisa (Ascolta[?·info], AFI: [ˈpiːza])[3] è un comune italiano di 90 300 abitanti[2], capoluogo della provincia omonima in Toscana.
Il comune è il quinto della Toscana per popolazione e si inserisce in un territorio con caratteristiche omogenee, denominato area pisana, che con i vicini comuni di Calci, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano, arriva a formare un sistema urbano di circa 195 000 abitanti distribuiti su 475 km²[4]. Inoltre con un traffico di quasi 5 milioni di passeggeri nel 2016, Pisa ospita l'aeroporto più rilevante della Toscana, il Galileo Galilei[5].
Secondo una leggenda Pisa sarebbe stata fondata da alcuni mitici profughi greci provenienti dall'omonima città greca di Pisa, posta vicino ad Olimpia nella valle del fiume Alfeo[6], nel Peloponneso. Per questo i pisani sono anche detti alfei.
Tra i monumenti più importanti della città vi è la celebre piazza del Duomo, detta Piazza dei Miracoli, dichiarata patrimonio dell'umanità, con la Cattedrale edificata tra il 1063 e il 1118 in stile romanico pisano e la Torre pendente, campanile del XII secolo, oggi uno dei monumenti italiani più conosciuti al mondo per via della sua caratteristica inclinazione.
La città è la sede di tre tra le più importanti istituzioni universitarie d'Italia e d'Europa, l'Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant'Anna, nonché la più grande sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e di altri numerosi istituti di ricerca.
La città di Pisa in passato fu un'importante repubblica marinara.
Ravenna (/raˈvenna/, localmente e in Romagna anche /raˈvɛnna/[4]; ascolta[?·info], Ravèna in romagnolo) è un comune italiano di 157 724 abitanti[1], capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. È la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie (superato solo da quello di Roma) e comprende nove lidi della riviera romagnola.
Nella sua storia, è stata capitale tre volte: dell'Impero romano d'Occidente (402-476),[5] del Regno ostrogoto (493-540) e dell'Esarcato bizantino (584-751). Per le vestigia di questo luminoso passato, il complesso dei primi monumenti cristiani di Ravenna è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, come sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna".
Nella seconda metà del XX secolo la città ha conosciuto un periodo di grande espansione. Alla crescita demografica si è affiancata una serie di progetti architettonici che si concentrano in particolare attorno al canale Candiano, che collega la città al mare Adriatico.




















Roma (AFI: /ˈroma/[6], pronuncia[?·info]) è un comune italiano di 2764966 abitanti[3][7], capitale della Repubblica Italiana, nonché capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio.
Si tratta del comune più popoloso d'Italia e il terzo dell'Unione europea dopo Berlino e Madrid[3]. Mentre con 1287,36 km² è il comune più esteso d'Italia e dell'Unione europea, nonché la quinta città più estesa d'Europa dopo Mosca, Istanbul, Londra e San Pietroburgo; è il cinquantacinquesimo comune più esteso nel mondo.[senza fonte] Dotata di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale, disciplinato da una legge dello Stato[8], è inoltre il comune europeo con la maggiore superficie di aree verdi[9].
È stata fondata secondo la tradizione il 21 aprile del 753 a.C. da Romolo (sebbene scavi recenti nel Lapis niger farebbero risalire la fondazione a 2 secoli prima[10][11]), nel corso dei suoi tre millenni di storia è stata la prima metropoli dell'Occidente,[12] cuore pulsante di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, l'urbanistica, l'ingegneria civile, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi. Luogo di origine della lingua latina, fu capitale dell'antico Stato romano che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa, dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi e del Regno d'Italia (dal 1871 al 1946). Per antonomasia, è definita l'Urbe, Caput Mundi e Città eterna.
Cuore della cristianità cattolica, è l'unica città al mondo ad ospitare al proprio interno un intero Stato, l'enclave della Città del Vaticano.[13] Il suo centro storico, delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo[14] e, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, provvedimento esteso nel 1990 ai territori compresi all'interno delle mura gianicolensi.[15] Luogo di fondazione della Comunità economica europea e dell'Euratom[16], ospita anche le sedi di tre organizzazioni delle Nazioni Unite: l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) e il Programma alimentare mondiale (PAM).
Siena (Ascolta[?·info], IPA: /ˈsjɛna/) è un comune italiano di 53 818 abitanti[3], capoluogo dell'omonima provincia in Toscana.
La città è universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell'arredo urbano medievale, nonché per il celebre Palio.
Nel 1995 il suo centro storico è stato inserito dall'UNESCO nel Patrimonio dell'Umanità.
Nella città ha sede la Banca Monte dei Paschi di Siena, fondata nel 1472 e dunque la più antica banca in attività nonché la più longeva al mondo.
Siracusa (AFI: [siraˈkuːza], pronuncia[?·info]; Sarausa in siciliano) è un comune italiano di 116 447 abitanti,[1] capoluogo del libero consorzio comunale omonimo, in Sicilia.
Posta sulla costa sud-orientale dell'isola, Siracusa possiede una storia millenaria: annoverata tra le più vaste metropoli dell'età classica,[4] primeggiò per potenza e ricchezza con Atene, la quale tentò invano di assoggettarla. Fu la patria del matematico Archimede, che si pose a capo della sua difesa durante l'assedio dei Romani nel 212 a.C. Siracusa fu per secoli la città capitale della Sicilia[5], fino alla conquista da parte degli Arabi, avvenuta nell'878.
Trasformatasi in epoca spagnola in una fortezza, il suo centro storico, Ortigia, assunse l'odierno aspetto barocco con la ricostruzione intrapresa a seguito del violento terremoto del 1693. Durante la seconda guerra mondiale, nell'anno 1943, venne firmato a sud-ovest di Siracusa, in contrada Santa Teresa Longarini, l'armistizio che sanciva la cessazione delle ostilità tra il Regno d'Italia e le forze alleate degli anglo-americani; passato alla storia come l'armistizio di Cassibile.[6]
Caratterizzata da ingenti ricchezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, la città di Siracusa è stata dichiarata dall'UNESCO nel 2005, congiuntamente alle Necropoli Rupestri di Pantalica, patrimonio dell'umanità.




















Torino (AFI: /toˈrino/[4], ascolta[?·info]; Turin in piemontese[5]) è un comune italiano di 879 808 abitanti[2], capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Piemonte.
Cuore di un'area metropolitana che conta quasi 2 000 000 di abitanti su una superficie approssimativa di circa 2 300 km²,[6] la città di Torino è il quarto comune italiano per popolazione, il terzo complesso economico-produttivo del Paese e costituisce uno dei maggiori poli universitari, artistici, turistici, scientifici e culturali d'Italia. Nel suo territorio sono inoltre presenti aree ed edifici inclusi in due beni protetti dall'UNESCO: alcuni palazzi e zone facenti parte del circuito di residenze sabaude in Piemonte (patrimonio dell'umanità[7]) e l'area delle colline del Po (riserva della biosfera).
Città dalla storia bimillenaria, fu fondata probabilmente come Taurasia nei pressi della posizione attuale attorno al III secolo a.C. dai Taurini, popolazione ligure (o celto-ligure) dell'Italia settentrionale, e trasformata in colonia romana da Augusto col nome di Iulia Augusta Taurinorum nel I secolo a.C. Dopo il dominio ostrogoto fu capitale di un importante ducato longobardo, per poi passare, dopo essere divenuta capitale di marca carolingia, sotto la signoria nominale dei Savoia nell'XI secolo. Città dell'omonimo ducato, nel 1563 ne divenne capitale. Dal 1720 fu capitale del Regno di Sardegna (anche se solo de facto fino alla fusione perfetta del 1847, quando lo divenne anche formalmente),[8] stato che nel XIX secolo avrebbe portato all'unificazione italiana e che fece di Torino la prima capitale del Regno d'Italia (dal 1861 al 1865).
È stata la patria, natia o adottiva, di alcuni fra i più grandi scrittori e letterati italiani del XIX e XX secolo, tra i quali Edmondo De Amicis, Emilio Salgari, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Norberto Bobbio, Cesare Pavese e Primo Levi.
Sede nel 2006 dei XX Giochi olimpici invernali, città natale di alcuni fra i maggiori simboli del Made in Italy nel mondo, come il Martini, il cioccolato gianduja e il caffè espresso, è il fulcro dell'industria automobilistica italiana, nonché importante centro dell'editoria, del sistema bancario e assicurativo, delle tecnologie dell'informazione, del cinema, dell'enogastronomia, del settore aerospaziale, del disegno industriale e dello sport.
Trieste (ascolta[?·info], AFI: /triˈɛste/[5]; Trieste in dialetto triestino; Triest in tedesco; Trst in sloveno[6]) è un comune italiano di 200 109 abitanti[2], capoluogo della regione italiana a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia, affacciato sull'omonimo golfo nella parte più settentrionale dell'Alto Adriatico, fra la penisola italiana e l'Istria, a qualche chilometro dal confine con la Slovenia nella regione irredenta della Venezia Giulia[2].
Già capoluogo dell'omonima provincia, è sede dell'omonimo ente di decentramento regionale (EDR), istituito con Legge regionale 29 novembre 2019, n. 21 ("Esercizio coordinato di funzioni e servizi tra gli enti locali del Friuli Venezia Giulia e istituzione degli Enti di decentramento regionale"), ed operativo dal 1º luglio 2020.
Rappresenta da secoli un ponte tra l'Europa centrale e quella meridionale, mescolando caratteri mediterranei, mitteleuropei e slavi ed è il comune più popoloso[7] e densamente popolato della regione[8]. Il porto di Trieste dal 2016 è il porto italiano col maggior traffico merci ed è uno dei più importanti nel sud Europa[9][10].
Trieste, affacciata sull'omonimo golfo nella parte più settentrionale dell'Alto Adriatico, si colloca fra la penisola italiana e l'Istria, distante qualche chilometro dal confine con la Slovenia nella regione storica della Venezia Giulia.
In particolare la Venezia Giulia è una regione storico-geografica italiana posta all'estremo nord-est della penisola italiana, tra le Alpi Giulie e il mare Adriatico, comprendendo le terre poste fra golfo di Trieste, il golfo di Fiume e il Carso, altopiano roccioso calcareo appartenente alle Alpi Dinariche che si estende a cavallo tra il nord-est dell'Italia, la Slovenia e la Croazia.
Il nome Venezia Giulia è stato ideato nel 1863 dal glottologio e friulanista di Gorizia Graziadio Isaia Ascoli per contrapporlo al nome Litorale, creato invece dalle autorità austriache nel 1849 per identificare la regione.
La Venezia Giulia, insieme alla Venezia Tridentina e alla Venezia Euganea, costituisce il Triveneto, termine che apparve in alcuni circoli culturali a metà dell'Ottocento, poco dopo la seconda guerra d'indipendenza italiana, coniato nel 1863 sempre da Graziadio Isaia Ascoli, con l'intento di marcare di italianità (senza sfumature irredentiste) terre come la Venezia Tridentina e la Venezia Giulia, che all'epoca erano ancora sottoposte al dominio asburgico che solo successivamente alla prima guerra mondiale furono annesse al Regno d'Italia.
Il territorio cittadino di Trieste è occupato prevalentemente da un pendio collinare che cresce di altitudine fino a terreno montagnoso anche nelle zone limitrofe all'abitato. Geologicamente possiamo suddividere il territorio in due zone. La prima, comprende l'altopiano carsico, detto appunto Carso, noto per le sue grotte e le sue doline, che digrada bruscamente verso il mare con un'imponente scarpata. Il punto più elevato del territorio comunale raggiunge i 674 metri (Monte Cocusso). La seconda zona geologica comprende il centro città e larga parte delle periferie più popolose, che poggia sul cosiddetto "Flysch di Trieste".[12]
Il comune di Trieste è diviso in varie zone climatiche, a seconda della distanza della zona dal mare e della sua altitudine. Caratteristica di questa zona è l'abbondanza di terra rossa, terreno con una presenza accentuata di frazione argillosa rossa derivante dall'erosione del calcare, particolarmente adatta alla coltivazione dell'uva da vino.