
Enciclopedia italiana
















Venezia (AFI: /veˈnɛʦja/[5], pronuncia[?·info]; [veˈnɛːsja][Nota 3]) è un comune italiano di 260 923 abitanti, il cui centro storico (limitato ai sestieri della città lagunare) ne conta invece 53 976[6] [7], capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Veneto. È il primo comune della regione per popolazione, undicesimo in Italia[8] e primo in Veneto per superficie[9]. Il comune di Venezia comprende sia territori insulari sia di terraferma ed è articolato attorno ai due principali centri di Venezia (al centro dell'omonima laguna) e di Mestre (nella terraferma).
La città di Venezia è stata per più di un millennio capitale della repubblica di Venezia ed è conosciuta a questo riguardo come la Serenissima, la Dominante e la Regina dell'Adriatico. Per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, Venezia è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo ed è annoverata, assieme alla sua laguna, tra i siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO[10]: questo fattore ha contribuito a farne la terza città italiana (dopo Roma e Milano) con il più alto flusso turistico[11], in gran parte proveniente da fuori Italia.
Verona (ascolta[?·info], AFI: /veˈɾona/[5][6]) è un comune italiano di 257 274 abitanti,[2] capoluogo dell'omonima provincia in Veneto. Si trova al margine settentrionale della Pianura Padana, lungo il fiume Adige e ai piedi dei monti Lessini.
Di origine preistorica, l'abitato venne rifondato dai Romani all'interno dell'ansa del fiume intorno alla metà del I secolo a.C., rimanendo sotto il governo dell'Impero fino al V secolo, quando venne occupato dal re germanico Teodorico il Grande. Entrò a far parte prima del dominio dei Longobardi e poi dai Franchi, rimanendo fedele nei secoli successivi agli imperatori del Sacro Romano Impero. Divenne libero Comune all'inizio del XII secolo per poi prosperare sotto la Signoria degli Scaligeri. Si dedicò alla Serenissima nel 1405, passando sotto il governo della Repubblica di Venezia. Occupata militarmente da Napoleone nel 1797, nel 1815 divenne parte dell'Impero austriaco che la trasformò nella sua maggiore piazzaforte militare in territorio italico, per essere annessa al Regno d'Italia nel 1866.
Verona è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per le peculiarità urbanistiche e per il patrimonio artistico e culturale.[7] Il suo simbolo è l'Arena ed è conosciuta nel mondo per l'opera di William Shakespeare Romeo e Giulietta. Sede universitaria e importante snodo di scambio logistico e intermodale tramite il Quadrante Europa, l'industria riveste un ruolo chiave nell'economia della città, come il turismo fieristico e culturale.
L'abitato di Verona si situa in posizione centrale rispetto al territorio comunale, il quale è caratterizzato da una notevole eterogeneità di paesaggi a causa della particolare collocazione geografica e dell'escursione altitudinale, che va dai 30 metri della pianura agli oltre 600 della zona pedemontana. La città, che sorge lungo le rive del fiume Adige nel punto in cui questo entra nella Pianura Padana e forma un caratteristico doppio meandro, è posta a cavallo tra le propaggini meridionali dei monti Lessini che contornano la città a Nord e la pianura che si apre a Sud del corso del fiume.[9]
Nelle dorsali collinari, conosciute con il nome di Torricelle, si possono individuare un'alternanza di aree boscate e praterie aride, ma sono presenti anche formazioni vegetali, sia naturali sia coltivate, tipiche dei climi submediterranei, in particolare nelle porzioni di territorio meno elevate ed esposte a sud. Gli oliveti sono l'espressione più significativa di questa tipicità, in quanto la loro coltivazione si estende fino a circa 400 metri di quota. Le opere di sistemazione dei versanti sono rappresentate principalmente dalle marogne, ovvero da terrazzamenti con muri a secco che, oltre a rappresentare un pregevole esempio di prevenzione dal rischio idrogeologico, hanno anche un valore architettonico e paesaggistico intrinseco. Infine, il fondovalle della fascia collinare è inciso da diversi torrenti, localmente detti progni o vaj, chiamati (da Ovest verso Est) Quinzano, Borago, Galina, Valpantena e Squaranto.[10]
Altro elemento distintivo del paesaggio è l'Adige, che condiziona fortemente le forme del territorio sia nel tratto urbano sia in quello extraurbano, per via sia del suo sviluppo ma anche per la presenza di paleoalvei e terrazzamenti fluviali tracciati dai suoi antichi percorsi.[11] L'ambito fluviale è ormai quasi privo di elementi di naturalità, a causa degli interventi di regimazione idraulica e della diffusa antropizzazione, nonostante ciò si conservano alcuni elementi seminaturali a valle dell'abitato: il nucleo boscato più consistente è quello dell'isola del Pestrino, che rappresenta l'unica morfologia fluviale sopravvissuta agli interventi di sistemazione idraulica di difesa dalle piene nel tratto di fiume entro i limiti comunali; nel parco della villa Bernini Buri si conserva una formazione boschiva con elementi delle antiche foreste planiziali; altri nuclei boscati si trovano nell'ambito del parco dell'Adige Sud.[12]
L'ambito della pianura, modellata dalle alluvioni del fiume, è l'elemento che più ha sofferto le trasformazioni antropiche e che quindi presenta minori connotati di pregio e originalità.
Vicenza (AFI: /viˈʧɛnʦa/; Vicénsa o Vicènsa[4] in veneto[5][6]) è una città ed un comune italiano di 110 779 abitanti[1], capoluogo dell'omonima provincia in Veneto. Si trova al margine settentrionale della Pianura Padana, lungo i fiumi Bacchiglione e Retrone e ai piedi dei colli Berici.
La città è meta di turismo culturale[7] per il suo patrimonio artistico ed è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio. È un rilevante centro industriale composto di piccole e medie imprese. Il tessuto produttivo è trainato dai settori metalmeccanico, tessile e orafo, quest'ultimo raggiunge nel capoluogo oltre un terzo del totale delle esportazioni di oreficeria[8].
Il territorio comunale di Vicenza si estende per 80,57 km2, tra la parte settentrionale dei Colli Berici e la parte orientale dei Lessini, 50 km a est di Verona e 70 a ovest di Venezia, 40 a nord-ovest di Padova, 60 a sud-ovest di Treviso, 110 a sud di Belluno e 80 a nord di Rovigo.
La città presenta una parte meridionale pianeggiante posta a una quota di 26 m s.l m. (zona di Borgo Casale), la parte del centro storico che si sviluppa tra i 33–40 m s.l.m., tra le anse dei principali fiumi Bacchiglione, Retrone e Astichello e infine una parte collinare (appartenente al sistema delle dorsali settentrionali dei Colli Berici) con un'altitudine massima di 183 m s.l.m. (corrispondente al Monte Bella Guardia).
Il territorio comunale comprende non solo il nucleo urbano, che si è notevolmente espanso nel corso del Novecento, ma anche delle zone di campagna in periferia e la zona di Monte Berico, che domina la città dall'alto.