Fred De Palma ist ein italienischer Rapper. Ana Mena ist eine spanische Popsängerin und Schauspielerin.

Ricchi e Poveri ist eine italienische Popgruppe, die 1967 in Genua gegründet wurde. Nach ihrem Durchbruch in Italien nahm sie am Grand Prix Eurovision 1978 teil und war in den 1980er-Jahren auch im deutschsprachigen Raum erfolgreich.

 

Plácido Domingo ist ein spanischer Opernsänger der Stimmlagen Tenor und Bariton, Dirigent und Intendant.

You Can’t Hurry Love ist ein Popsong des Produzententeams Holland–Dozier–Holland aus dem Jahr 1966, der zunächst durch die Interpretation der Supremes bekannt wurde. Die Version von Phil Collins aus dem Jahr 1982 war ähnlich erfolgreich wie das Original.

Pino Daniele war ein italienischer Musiker.

 

Mahmood ist ein italienischer Sänger und Songwriter. Er gewann das Sanremo-Festival 2019 und gemeinsam mit Blanco 2022. Blanco ist ein italienischer Sänger. Er gewann gemeinsam mit Mahmood das Sanremo-Festival 2022.

Das Lied wurde 1912 zur Feier des Wiederaufbaus des Uhrenturms von St. Markus geschrieben und ist ein tiefer Ausdruck des venezianischen Stolzes, den alten Ruhm der venezianischen Republik nie zu vergessen. Das Lied ist bei den Venezianern auch heute noch sehr beliebt.

 

Luca Barbarossa ist ein italienischer Cantautore und Radiomoderator. Er nahm neunmal am Sanremo-Festival teil und gewann es 1992 mit dem Lied Portami a ballare.

 

Marco Carta ist ein italienischer Popsänger.

Catalog
vor 3 Jahren vor 3 Jahren

Paolo Meneguzzi ist ein Schweizer Pop-Sänger.

Giovanni D’Anzi war ein italienischer Sänger und Komponist. Oh mia bela Madunina oder La Madunina ist die inoffizielle Hymne der Stadt Mailand.

 

Tiziano Ferro ist ein italienischer Popsänger und Musikproduzent.

 

Le Vibrazioni ist eine italienische Rockband, die 1999 in Mailand gegründet wurde.

Chelsea FC Anthem

Il Volo ist ein Trio, bestehend aus den italienischen Operatic-Pop-Sängern Piero Barone, Ignazio Boschetto und Gianluca Ginoble.

 

Lucio Battisti war ein italienischer Cantautore (Liederdichter), Komponist und Multiinstrumentalist.

Neapolitanische Volksmusik, Totò war ein italienischer Schauspieler, Drehbuchautor und Liedtexter. Als Komödiant wurde Totò über die Grenzen Italiens bekannt.

 

Gino Paoli ist ein italienischer Cantautore (Liederdichter) und ehemaliger Politiker.

Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], «[tempio] di tutti gli dei»), in latino classico Pantheum, è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future.

 

Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], «[tempio] di tutti gli dei»), in latino classico Pantheum[1], è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C. dall'arpinate Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall'imperatore Adriano presumibilmente dal 112-115 fino al 124 d.C. circa[2], dopo che gli incendi dell'80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea.[3]

È composto da una struttura circolare unita a un portico in colonne corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone. La grande cella circolare, detta rotonda, è cinta da spesse pareti in muratura e da otto grandi piloni su cui è ripartito il peso della caratteristica cupola emisferica in calcestruzzo che ospita al suo apice un'apertura circolare detta oculo, che permette l'illuminazione dell'ambiente interno. L'altezza dell'edificio calcolata all'oculo è pari al diametro della rotonda, caratteristica che rispecchia i criteri classici di architettura equilibrata e armoniosa. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola intradossata del Pantheon è ancora oggi una delle cupole più grandi di tutto il mondo[4], e nello specifico la più grande costruita in calcestruzzo romano.[5]

All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana chiamata Santa Maria della Rotonda[6] o Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni inflitte dai papi agli edifici della Roma classica. Gode del rango di basilica minore ed è l'unica basilica di Roma oltre a quelle patriarcali ad avere ancora un capitolo[7]. Gli abitanti di Roma lo chiamavano popolarmente la Rotonna[8] ("la Rotonda"), da cui derivano anche il nome della piazza e della via antistanti[9].

Proprietà demaniale dello Stato Italiano, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma. Nel 2019 ha fatto registrare 8.955.569 visitatori, risultando il sito museale statale italiano più visitato[10].